Birbet, Mosto d’uva parzialmente fermentato

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Il Brachetto è un vitigno autoctono a bacca nera tra i più antichi del Piemonte, probabilmente originario delle colline del Monferrato Astigiano, anche se, in mancanza di documentazioni storiche precise, alcuni lo fanno derivare da una tipologia coltivata nella regione di Nizza Marittima, oggi nota come Braquet Francese.

  • colore: rosso rubino più o meno intenso, talvolta tendente al rosato
  • odore: caratteristico con delicato aroma muschiato
  • sapore: delicato più o meno dolce, talvolta frizzante

Birbet, birbante, è il nome che contraddistingue il Brachetto prodotto nel Roero; ottenuto dal Brachetto a grappolo lungo. Birbét è sempre stato considerato il vino della festa, “Il vino delle donne”. Vanta anche attenzioni storiche della sua presenza nella zona: il Bollettino Ampelografico nel 1879 evidenzia l’esistenza delle uve Brachetto soltanto nel Roero.

A proposito del Birbet

Il Birbet è un mosto d’uva parzialmente fermentato. Per chi non lo sapesse, il mosto d’uva è, per definizione, il succo ricavato dall’uva pigiata e non ancora sottoposta al processo di fermentazione da cui si ottiene il vino.
Il colore cambia in base alla varietà dell’uva raccolta, distinta tra nera e bianca, alla sua qualità e al suo grado di maturazione.
È un liquido opaco, ricco di zuccheri, di tannini, di sostanze acide e azotate, di sali minerali e di lieviti. Questi ultimi sono i microrganismi responsabili della trasformazione del succo in vino.

La vendemmia

La produzione di mosto rappresenta il primo passaggio importante nel processo di vinificazione, la vendemmia. Gran parte del cui risultato finale dipende da come il prezioso liquido viene trattato, il materiale di conservazione e le condizioni climatiche e ambientali circostanti.
La percentuale di zuccheri presenti nel mosto determina la gradazione alcolica finale del vino.
I periodi estivi soleggiati e asciutti danno una resa quantitativa nella raccolta dell’uva piuttosto bassa e gli acini dei grappoli risultano piccoli. Ma la concentrazione di fruttosio è elevatissima: queste sono, infatti, le annate in cui si produce vino di eccellente qualità.

Lo zucchero “buono”

Adoperando appositi strumenti in grado di misurare la quantità di zucchero presente nel mosto, è possibile calcolare approssimativamente la gradazione alcolica del vino al termine della fermentazione. Questo perché i due elementi sono direttamente proporzionali. Il livello di acidità, invece, ne influenza il gusto, classificabile secondo una scala di valori crescenti da piatto ad acidulo.

Denominazione

Mosto d'uva parzialmente fermentato

Tipologia

Vino rosso dolce

Uvaggio

100% Brachetto

Territorio di produzione

Roero

Esposizione

Sud – Sud Ovest

Altitudine

200-250 slm

Pratiche di coltivazione e trattamenti

Basso impatto ambientale e lotta integrata in base alle direttive CEE

Vendemmia

A mano, in cassette da 18kg

Sistema di allevamento

Controspalliera a Guyot

Vinificazione

Pigiatura soffice di grappoli interi scelti a temperatura controllata in acciaio inox

Affinamento

Acciaio

Colore

Rosso vivo tendente al fucsia

Aroma

Bouquet molto aromatico, emergono la rosa, lampone, fiori di ciliegio e arancio

Gusto

In bocca è vivace e si apre in una bilanciata sinfonia di fiori e frutta. Prevalgono i lamponi e le fragole di bosco con un finale delicato ed equilibrato

Abbinamento

Si sposa perfettamente con dessert leggeri come frutta fresca e gelati, pandoro e panettone. Va servito a 14/15 °C

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