La produzione di uno spumante Metodo Classico è molto complessa ed elaborata. Sintetizzandone i passaggi fondamentali, si parte da una vendemmia piuttosto precoce delle uve allo scopo di ottenere dei vini poco alcolici e freschi d’acidità che andranno a comporre la base spumante .
Questo procedimento viene chiamato “elaborazione della couvé” e consiste nell’assemblare diversi vini, anche di annate diverse.
Qualora la couvè venga ottenuta con una selezione di vini di un’unica annata (millesimo) si produce quello che in gergo è chiamato “millesimato”.
Per ottenere la presa di spuma si aggiungono alla couvè mediamente 20/22 grammi per litro di zucchero e fermenti selezionati per innescare una rifermentazione con conseguente lento sviluppo di anidride carbonica.
Ogni singola bottiglia viene riempita, tappata ermeticamente con un tappo a corona provvisorio e posizionata orizzontalmente in un luogo fresco e buio della cantina dove si concretizzerà la presa di spuma.
A rifermentazione completata il residuo andrà a depositarsi sulla pancia della bottiglia dando inizio ad un lungo periodo di “maturazione sui lieviti” che in genere dura alcuni anni.
Quando sarà il momento di mettere il prodotto sul mercato si procede con una serie di lavorazioni che terminerà prima con la “sboccatura”, per eliminare il sedimento, poi col “dosaggio” con la “liqueur d’expedition” che andrà a sostituire il poco liquido espulso e conferire allo spumante morbidezza, equilibrio e complessità.
Questo dosaggio determinerà anche la tipologia dello spumante, classificato in base al residuo zuccherino: Extra brut, Brut, Extra Dry, Dry e Demi sec.
Nel caso del “Pas Dosè”, lo spumante espulso insieme al sedimento con la sboccatura, verrà semplicemente sostituito dallo stesso prodotto quindi, non essendoci possibilità di ritoccarlo o ammorbidirlo, emergeranno la qualità del vino-base ed il gusto particolarmente secco e deciso.
Quasi la totalità dei Pas dosè sono degli Extra brut millesimati con un residuo zuccherino da 1 a 3 mg per litro e la loro piacevolezza dovrà essere attribuita esclusivamente alla qualità e all’equilibrio della base spumante che, non avendo la possibilità di essere “aggiustata” con la liqueur d’expedition, dovrà essere molto curata in partenza.
Non per nulla è spesso il “fiore all’occhiello” dell’azienda a dimostrazione che la bontà del prodotto viene data dal vino, non dalle aggiunte finali.
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